Vitra - Freeform Divano | Salvioni

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Cat. F120 Credo
27 Bitter Chocolate27 Bitter Chocolate
01 Crema01 Crema
20 Delfino / Blu Acciaio20 Delfino / Blu Acciaio
22 Smeraldo / Edera22 Smeraldo / Edera
19 Limetta / Curry19 Limetta / Curry
24 Mauve Grigio / Grigio Medio24 Mauve Grigio / Grigio Medio
25 Madreperla / Nero25 Madreperla / Nero
23 Rosa Pallido / Arancione Scuro23 Rosa Pallido / Arancione Scuro
16 Red Chilli16 Red Chilli
12 Roccia12 Roccia
21 Blu Reale / Elefante21 Blu Reale / Elefante
13 Salt’n Pepper13 Salt’n Pepper
26 Verde Bluastro / Nero26 Verde Bluastro / Nero

Gambe
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Vitra
Svizzera di nascita, Vitra è per molti aspetti un’azienda unica. Unica nelle sue collezioni per la casa, leggere e colorate; unica nei suoi arredi da ufficio, che uniscono in maniera magistrale design ed ergonomia; unica per il parterre di designer che costella il suo catalogo. Tra prestigiose riedizioni storiche e feconde collaborazioni, questo brand ha insomma da sempre avuto la capacità di rivivere il passato e proiettare al futuro. Ma Vitra è unica soprattutto per l’indirizzo aziendale di Rolf Fehlbaum, dove l’impresa trascende il business per assolvere a più ampie funzioni sociali e culturali: ne sono un esempio la creazione di un progetto unico come il Vitra Campus e l’annesso Vitra Design Museum.Scopri di più

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Isamu Noguchi

Isamu Noguchi
Isamu Noguchi (1904-1988) è stato un artista poliedrico la cui opera si pone come un ponte tra Oriente e Occidente. Lui stesso incarna con la sua storia la fusione tra due culture: è infatti figlio illegittimo del celebre poeta giapponese Yone Noguchi e della scrittrice americana Léonie Gilmour, nato negli USA ma cresciuto in Giappone, attivo per tutta la vita in entrambe le nazioni. Dopo gli studi alla Vinci Art School di New York si trasferisce a Parigi, dove diventa assistente di Constantin Brancusi e rimane imbevuto del clima bohemién che caratterizzava gli ambienti artistici della capitale francese. Le sue sculture, monumentali e dai forti valori plastici, trovarono collocazioni in importanti spazi pubblici. Ha fatto più volte ricorso in carriera alla ricca eredità dell’arte giapponese, come per i giardini zen disegnati per il palazzo dell’UNESCO a Parigi o la tradizione delle lanterne in carta, riproposte in versione ammodernata nella collezione di lampade Akari. Il suo lavoro come designer ha lasciato un segno importante nella cultura del design americano, attraverso le opere in grande serie disegnate per Herman Miller e Knoll e riproposte da Vitra. Fu anche un apprezzato scenografo teatrale.Scopri di più