Oluce
Acrilica Lampada da Tavolo
Prezzo € 3.877,00
Disegnata nel 1962 e premiata alla XIII Triennale del 1964, la lampada Acrilica di Oluce testimonia il fervore sperimentale e la grande fantasia con cui i designer italiani di quegli anni affrontarono la sfida progettuale costituita dai nuovi materiali di origine sintetica. Acrilica porta la firma di uno dei designer italiani più identificati con la tensione all’innovazione, il milanese Joe Colombo, che la concepì assieme al fratello Gianni per gli allestimenti di un hotel in Sardegna. Originariamente chiamata modello 281, fu il primo progetto del fortunato sodalizio fra Colombo e Oluce. Riuscì all’epoca a stupire – e colpisce ancora oggi – per l’innovativo uso del metacrilato Perspex, modellato in una curva a C capace di catturare la luce emessa dal corpo illuminante posto alla base e irradiarla lungo tutta la sua superficie.
L.24 x H.24 cm
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Le lampade di Oluce sono oggetti attualissimi e senza tempo, dalle forme iconiche che non invecchiano mai. L’azienda è fra le più antiche del settore dell’illuminazione di design in Italia e negli oltre settant’anni della sua storia ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo del settore. Lampade da terra, lampade da tavolo, lampade a sospensione e lampade da parete: la produzione Oluce copre tutti i segmenti del campo e lascia ampio spazio alla creatività del designer, assistito dall’esperienza di una manifattura di primissima qualità.Scopri di più
Designed by
Joe Colombo
Joe Colombo (1930-1971) è passato alla storia come il “designer del futuro”. Le sue creazioni sono permeate da una visone ottimistica del progresso e mirano alla creazione di un modo radicalmente nuovo di intendere l’ambiente domestico. Ne derivavano un pionieristico interesse verso materiali innovativi come la plastica, all’epoca utilizzata nel campo dell’arredo solo per progetti sperimentali, e una modernissima attenzione al tema della modularità, spesso portato all’estremo come nell’installazione Visiona 1 disegnata per Bayer, in cui ogni ambiente della casa viene ripensato nelle fantascientifiche vesti di “stazione funzionale”. Nato a Milano, ha dedicato la sua gioventù all’arte e alla pittura, aderendo al movimento dell’Arte Nucleare. Si interessò al design solo a partire dai trent’anni ed ebbe un solo decennio da dedicare alla disciplina, prima dell’improvvisa e prematura morte per arresto cardiaco. Ma quel decennio furono gli anni ’60, periodo di vorticosi cambiamenti, e le sue creazioni diedero il tono a un’epoca: poltrone come la Elda (oggi riproposta da Longhi) o la Tube Chair (disegnata per Flexform e rieditata da Cappellini) figurano nelle collezioni di tutti i più importanti musei di design di tutto il mondo, così come la Minikitchen disegnata per Boffi, la vasta collezione di lampade prodotte da Oluce, e i frutti delle sue collaborazioni con brand come Kartell e Zanotta. Fra i prodotti che oggi ri-editano le sue creazioni vi sono anche B-Line, Amini, Karakter e molti altri.Scopri di più