Nemo
LBB01 Lampada a Sospensione
Prezzo € 2.269,00
Dalla tradizione produttiva e dal fervido tocco immaginifico di Nemo nasce la lampada a sospensione LBB01, un esempio di semplicità applicata a lucida esperienza progettuale. Lina Bo Bardi la disegna per la Casa del Vidro, un progetto-simbolo dell’architettura brasiliana modernista, imprimendole un tocco unico che sa di essenza e geometrie sapientemente orchestrate. I volumi di questa lampada si toccano e intrecciano, creando una continuità con lo stile progettuale dalla casa a San Paolo. Lo stelo telescopico e i diffusori sono orientabili a 360°, modellati in alluminio verniciato nero. La risultante è una lampada ideale per zone living, che trova spazio anche in contesti più formali di uffici, sale riunioni, auditorium e molto altro ancora.
L.212 x P.42 x H.33 cm
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Ogni articolo è prodotto secondo il gusto e le indicazioni del cliente in una finitura personalizzata, per cui i tempi di produzione possono variare in base alla versione scelta.
Il nostro obiettivo principale è di soddisfare le aspettative del cliente e garantire tutta la cura e l’attenzione a 360°.
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Grazie ad un’accorta politica di riedizioni di classici del passato ed alla collaborazione con alcuni dei più prestigiosi designer del panorama internazionale, quella di Nemo si qualifica come vera e propria luce d’autore. Fondata negli anni ’90 da Franco Cassina e Carlo Forcolini per affiancare la produzione Cassina con lampade di alto livello qualitativo, grazie ai suoi prestigiosi natali l’azienda ha potuto usufruire dei diritti di produzione dei progetti di illuminazione di alcuni dei più grandi maestri del Novecento, annoverando nel proprio catalogo nome come quelli di Le Corbusier e Franco Albini.Scopri di più
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Lina Bo Bardi
Lina Bo Bardi (1914-1992) è stata un importante architetto brasiliano di origini italiane. È considerata uno dei nomi di maggior spicco nell’architettura brasiliana del Novecento, tanto da essere stata definita come “la controparte femminile di Oscar Niemeyer”. È stata premiata con un Leone d’Oro alla memoria alla Biennale di Architettura del 2021. Nata a Roma con il nome di Achillina Bo, si laureò in architettura all’Università La Sapienza prima di trasferirsi a Milano nel 1940. Qui collaborò con Gio Ponti che la introdusse nel circolo delle riviste di architettura milanesi, dove svolse il ruolo di redattrice per “Stile” e di vicedirettrice per “Domus”. Nell’immediato dopoguerra il marito Pietro Maria Bardi viene chiamato in Brasile per fondare e dirigere il MASP (Museu de Arte de São Paulo), della cui architettura si occupò la stessa Lina. Questo progetto, costituito da una grande sala pensile sospesa, è considerato il suo opus magnum e il suo grande capolavoro: iniziato negli anni ‘50, verrà terminato solo nel 1968. Altri grandi esempi del suo stile architettonico, saldamente incardinato nell’ambito del Modernismo e ricco di influenze brutaliste, furono la Casa de Vidro (1950-51) e il Centro Sociale SESC Pompeia (1977-86). Lina Bo Bardi ebbe un ruolo chiave anche nell’introduzione del moderno concetto di design del mobile all’interno della cultura brasiliana. La sua idea di design, fortemente debitrice dell’esperienza accanto a Gio Ponti, vede in primo piano la valorizzazione delle qualità artigianali del prodotto e il recupero di uno “spirito locale” che tiene conto delle forme e dei modi tipici della cultura popolare brasiliana. La sua creazione più nota, la Bowl Chair originariamente di segnata per la sua Casa de Vidro, è oggi prodotta da Arper, mentre diversi altri suoi arredi sono parte del catalogo Etel.
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