Misuraemme
AR1 Carrello
Il carrello AR1 di MisuraEmme è un grande classico della storia del design: datato 1930, porta la firma dell’architetto svizzero Alfred Roth, uno dei discepoli di Le Corbusier. Dal rinomato maestro Roth trae per questo pezzo l’utilizzo di un materiale nobile come il tubolare d’acciaio curvato, che nel carrello AR1 si delinea nella forma delle quattro gambe laterali, due delle quali culminanti con grosse rotelle. Il carrello è ricco di elementi contenitivi, dal portabottiglie in lamiera di alluminio traforata al box con antine ribaltabili in acero laccato nero. Il piano è estraibile ed è realizzato in multistrato bordato ricoperto da un laminato di colore nero.
L.110 x P.40 x H.73,5 cm
Salvioni Design Solutions consegna in tutto il mondo. È disponibile anche il servizio di montaggio ad opera di squadre di personale specializzato.
Ogni articolo è prodotto secondo il gusto e le indicazioni del cliente in una finitura personalizzata, per cui i tempi di produzione possono variare in base alla versione scelta.
Il nostro obiettivo principale è di soddisfare le aspettative del cliente e garantire tutta la cura e l’attenzione a 360°.
Per scoprire tutti i servizi disponibili, visita la pagina dedicata
Seleziona
Seleziona
Seleziona
MisuraEmme è un’azienda che fonda le sue radici nella secolare tradizione artigianale della Brianza. Nel corso della sua lunga storia, iniziato nel lontano 1902 con la fondazione ad opera della famiglia Mascheroni, ha attraversato da protagonista le vicende del design italiano. Negli anni dell’industrializzazione si è importa come una delle punte di diamante del mondo dell’arredamento Made in Italy, grazie al suo stabilimento di oltre 35.000 mq a Mariano Comense che le ha garantito una forza produttiva con pochi pari. In anni più recenti il marchio si è distinto anche per una spiccata sensibilità ambientale, dotandosi di impianti di verniciatura ecologici.Scopri di più
Designed by
Alfred Roth
Alfred Roth (1903-1998) è stato un architetto svizzero, importante esponente del movimento della Neues Bauen. Fu discepolo e assistente di Le Corbusier, nel cui studio fu introdotto su segnalazione di Karl Moser, suo docente presso il Politecnico Federale ETH di Zurigo. Per conto del Maestro seguì i cantieri di opere importanti come il Palazzo della Società delle Nazioni a Ginevra o le due abitazioni progettate in occasione della Weissenhof di Stoccarda nel 1927. I principi cardine del Modernismo di Le Corbusier lo accompagnarono per tutta la vita, caratterizzando la sua intera opera architettonica futura. Altra figura che ebbe una grande influenza su di lui fu il pittore Piet Mondrian, maestro del De Stijl: da lui trasse diverse suggestioni cromatiche che lo resero Roth uno degli esponenti del Modernismo più celebrati per l’uso del colore in architettura. Nel 1928 aprì un proprio studio in Svezia, a Göteborg, per poi rientrare a Zurigo dove cominciò a lavorare in società con il cugino Emil Roth. Risale a questo periodo il suo progetto più noto, le Case Doldertal (1935-36), concepite dai due cugini assieme a Marcel Breuer, splendido esempio di edifici rialzati su pilotis come prevedeva il verbo del Corbusier. Roth fu protagonista anche di un’intensa attività associativa: membro del CIAM (Congressi Internazionali di Architettura Moderna), diresse dal 1943 al 1956 il periodico Werk e pubblicò nel 1940 l’importante antologia “La Nouvelle Architecture”, bibbia del nascente International Style. Insegnò a Washington, ad Harvard e soprattutto all’ETH di Zurigo (1951-71) e fu anche designer, con creazioni oggi riproposte dal brand italiano MisuraEmme.Scopri di più