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Una dei più autorevoli rappresentanti dell’illuminazione di design made in Italy, FontanaArte affonda le proprie radici fin nell’Ottocento con la fondazione di una vetreria a Milano ad opera dell’imprenditore Luigi Fontana. Il marchio vero e proprio nacque dall’incontro fra quest’ultimo e Giò Ponti, che ne fu il primo direttore artistico lasciando un’impronta indelebile sullo stile della società, tanto che le sue creazioni rimangono ancora oggi centrali nel catalogo FontanaArte. Vetro e cristallo donarono fin dai primi anni al brand un immediato successo internazionale, grazie anche alla collaborazione col mastro vetraio Pietro Chiesa.Scopri di più
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Gio Ponti
Gio Ponti (1891-1979) è considerato il grande “padre nobile” del design italiano. Milanese fin dalla nascita, fra i maggiori architetti del Novecento, ha concettualizzato per tutta la vita una peculiare via italiana alla modernità, in cui la ricca tradizione artigiana e decorativa non venisse superata, ma valorizzata ed integrata al meglio con le tendenze più recenti. Fra le sue opere più famose, il grattacielo Pirelli di Milano, prodigio della tecnica e all’epoca edificio più alto d’Italia, e Palazzo Montecatini. La sua attività teorica e divulgativa fu intensissima: fondò nel 1928 la rivista Domus, che diresse a lungo per diversi periodi, fino quasi alla sua morte, e che rimane tuttora il centro focale del dibattito sull’architettura italiana. Fu sua anche l’idea di istituire il Compasso d’Oro, in collaborazione con la Rinascente, e fu fra i promotori della nascita dell’ADI, l'Associazione per il disegno Industriale. Intensa e ricca di successi anche la sua attività pratica di designer: fu negli anni ’20 direttore artistico di Richard Ginori, contribuendo a rinnovare il mondo della ceramica, e fondò poi nel 1932 l’azienda FontanaArte, con la quale si dedicò al settore dell’illuminazione. Nel Dopoguerra collaborò invece con Cassina, Venini, Ideal Standard e molte altre aziende. A partire dal 2012 Molteni & C. collabora con gli eredi del Maestro per riproporre molti dei suoi arredi più famosi in una collezione dedicata, di grande precisione filologica.Scopri di più