Flos
2097 Lampada a Sospensione
2097/18
Prezzo € 1.800,00
Un elemento d’arredo d’altri tempi rivisto e rieditato per collocarsi in scenari moderni e di grande suggestione. 2097 nasce dal concetto di lampadario vecchio stile, dove tanti bracci convergono verso il centro ospitando ognuno una singola fonte luminosa. Flos riprende l’idea e la trasforma in qualcosa di nuovo e più attuale, capace di sfuggire ai canoni più tradizionali così da collocarsi in qualunque ambiente della casa. Ottimo anche in aree pubbliche, 2097 non teme il trascorrere del tempo, donando sempre un sentore di conosciuto. La struttura centrale e i bracci sono in ottone, entrambi cromati, neri o dorati a seconda del gusto.
Ø 67 x H.51 cm
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Ogni articolo è prodotto secondo il gusto e le indicazioni del cliente in una finitura personalizzata, per cui i tempi di produzione possono variare in base alla versione scelta.
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Ottone
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Flos rappresenta probabilmente uno dei più famosi brand di illuminazione nella storia del design italiano. Le sue lampade, iconiche e riconoscibili, sono una presenza fissa nei più importanti musei del mondo e sono entrate irrimediabilmente a far parte dell’immaginario collettivo. La storia dell’azienda si lega strettamente a quella di alcuni dei giganti del design italiano, a partire dai suoi fondatori Dino Gavina e Cesare Cassina che nel 1962 mettono insieme le rispettive competenze nel mondo dell’arredo ed iniziano l’attività a Merano.Scopri di più
Designed by
Gino Sarfatti
Gino Sarfatti (1912-1985) ha ricoperto un ruolo chiave nella storia del design italiano dell’illuminazione, nella doppia veste di designer e imprenditore. Nato a Venezia da una famiglia della grande borghesia ebraica cittadina, ex ingegnere aeronautico, Sarfatti ha approcciato il design da autodidatta, fondando nel 1939 l’azienda Arteluce e firmando in prima persona la maggior parte dei modelli a catalogo. Arteluce è una delle pochissime realtà milanesi ad affrontare il tema dell'illuminazione con piglio moderno, distanziandosi dagli stili tradizionali allora in voga e inserendosi nel solco delle nuove proposte architettoniche che stavano in quegli anni rivoluzionando lo stile degli interni cittadini a firma di architetti come Gio Ponti o Emilio Lancia. Dopo essersi rifugiato in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale per sfuggire alle persecuzioni razziali, Sarfatti nel Dopoguerra continuerà la sua incessante ricerca produttiva che concepisce la luce come un elemento teso a valorizzare al massimo gli spazi architettonici. Oltre ad aver progettato più di 400 modelli di serie, è stato chiamato anche a curare l’illuminazione di teatri (come il Teatro Regio di Torino o il Piccolo Teatro di Milano), musei (tra cui il Museo del Castello Sforzesco) e navi da crociera. È stato insignito di due Compassi d’Oro (1954, 1955) e della Medaglia d’Oro alla XV Triennale (1973). Nel 1973 cede Arteluce a Flos. Oggi la maggior parte delle sue creazioni sono riproposte dal brand danese Astep, fondato dal nipote Alessandro Sarfatti.Scopri di più