Cassina
Traccia Tavolino
Prezzo € 3.154,00
Nel 1971 Dino Gavino introduce “l’opera d’arte funzionale”, inaugurando una nuova concezione di arredo capace di adattare l’oggetto surrealista all’uso quotidiano. Da questo influsso nasce la collezione Ultramobile di Cassina: una proposta alternativa e non convenzionale capace di alimentare l’immaginazione e l’intelligenza razionale nella sua forma più pura. È con questo spirito che Meret Oppenheim progetta nel 1929 per la galleria di avanguardia di Leo Castelli il tavolino Traccia, originariamente denominato “Bird Leg Table”. Le gambe sottili e le zampe di artiglio in bronzo fuso lucido sono un chiaro omaggio ai classici piedi di artiglio presenti negli arredi dei secoli passati, rivisti e rivisitati in una chiave che sfugge il moderno e si butta nel futurismo dell’arredo. Negli anni ’70 l’azienda Simon International ne realizza una versione ridotta in produzione limitata, rieditata poi da Cassina nel pieno rispetto del modello originale.
L.68 x P.53 x H.65 cm
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Fondata nel 1927 dai fratelli Cesare e Umberto nel cuore della Brianza del mobile, Cassina è una delle aziende più longeve del design industriale Made in Italy. A partire dai primi anni ’30, i fratelli Cassina individuano la forte domanda di arredo per la casa e interpretano con lungimiranza il gusto rinnovato delle nuove classi emergenti, dando inizio ad una vera e propria rivoluzione del settore dell’arredamento d’interni. Sin da subito l’azienda intraprende un percorso volto alla ricerca e all’innovazione, coinvolgendo prestigiosi designer e architetti nello studio di nuovi modelli per l’arredo. In questi anni nasce la collaborazione con Gio Ponti fautore di pezzi iconici quali la sedia modello 646, denominata Leggera, e la successiva seduta modello 699 o Superleggera.Scopri di più
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Meret Oppenheim
Meret Oppenheim (1913-1985) è stata un’artista svizzera di origini tedesche, musa ispiratrice del movimento surrealista. Cresciuta in un’ambiente ricco di stimoli culturali, si interessò fin dalla giovane età all’arte e alla psicanalisi. Trasferitasi a Parigi all’età di diciott'anni, si inserì subito nel milieu culturale dell’epoca, frequentando artisti e letterati come Hans Arp, Alberto Giacometti, André Breton e Max Ernst. Divenne ben presto la figura femminile più rilevante del movimento surrealista, che esplorava l’inconscio e i sogni attraverso un ribaltamento onirico della realtà. Realizzò opere di primo piano come le sculture Déjeuner en fourrure e Ma Gouvernante e fu modella in alcuni dei più celebri scatti di Man Ray. Nel 1939 disegnò anche degli “arredi fantastici” per una mostra alla galleria di Leo Castelli, tra i quali figurava anche il “Tavolino con Gambe d’Uccello” che sarebbe stato poi riscoperto e portato al successo negli anni ’70 da Dino Gavina con la riedizione per la collezione Ultramobile della sua Simon International (oggi confluita in Cassina).Scopri di più