Cassina
Stadera Scrittoio
Prezzo a partire da € 6.564,00*
*Prezzo valido per la versione con struttura in ferro e piano in noce canaletto senza accessorio in cuoio (cod. 840 01).
Disegnato nel 1954, il tavolo-scrittoio Stadera è costituito da due piani accostati, uno principale e uno laterale a forma trapezoidale, sorretti a loro volta da un basamento in acciaio. Il gioco di equilibri di questo modello ideato da Franco Albini si denota per la ricchezza materica del piano disponibile in diverse finiture. In tutte le sue varianti, i piani presentano spessori diversi. La struttura principale a una gamba sola conferisce a Stadera un effetto di apparente instabilità, compensata tuttavia dall’equilibrio generato dalla disuguaglianza dei bracci capaci di evocare a loro volta la forma della bilancia da cui il tavolino prende il nome. Un oggetto molto particolare, adatto a chi sappia apprezzare l’unicità e la diversità di un modello nato il cui fine ultimo è affascinare.
L.143 x P.83 x H.76 cm
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Fondata nel 1927 dai fratelli Cesare e Umberto nel cuore della Brianza del mobile, Cassina è una delle aziende più longeve del design industriale Made in Italy. A partire dai primi anni ’30, i fratelli Cassina individuano la forte domanda di arredo per la casa e interpretano con lungimiranza il gusto rinnovato delle nuove classi emergenti, dando inizio ad una vera e propria rivoluzione del settore dell’arredamento d’interni. Sin da subito l’azienda intraprende un percorso volto alla ricerca e all’innovazione, coinvolgendo prestigiosi designer e architetti nello studio di nuovi modelli per l’arredo. In questi anni nasce la collaborazione con Gio Ponti fautore di pezzi iconici quali la sedia modello 646, denominata Leggera, e la successiva seduta modello 699 o Superleggera.Scopri di più
Designed by
Franco Albini
Franco Albini (1905-1977) è stato uno dei grandi maestri del Razionalismo italiano, sia nel campo del design che in quello dell’architettura. Fin dagli anni ’30 si distinse come uno degli elementi di spicco del gruppo di giovani architetti che, riuniti attorno alla rivista Casabella, propugnarono la peculiare interpretazione italiana del Movimento Moderno e del Bauhaus che stavano cambiando per sempre l’architettura europea e mondiale, e che presero in Italia il nome di Razionalismo. Mettendo al centro le valenze funzionali, le sue creazioni non cercavano di nascondere gli elementi costruttivi, ma anzi li enfatizzavano e li mettevano in primo piano. Nel Dopoguerra cominciò a collaborare con Franca Helg ed intensificò la sua attività teorica e di insegnamento, centrata sulla ricerca di una sintesi fra tradizione artigianale e prassi industriale. Come designer ha lavorato con diverse realtà quali Cassina, Arflex, Poggi e Bonacina; le sue creazioni sono rieditate anche da brand come Knoll e Nemo. Fra i lasciti maggiori della sua attività da architetto si segnalano invece la pianificazione della Linea 1 della Metropolitana di Milano, in collaborazione con Bob Noorda per la parte grafica, e l’edificio della Rinascente a Roma. La maggior parte dei suoi progetti del Dopoguerra sono stati co-firmati con Franca Helg (1920-1989), che porterà avanti l’attività dello Studio Albini anche dopo la morte del suo fondatore.Scopri di più