Cassina - Constantin Tavolino | Salvioni


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Cassina
Fondata nel 1927 dai fratelli Cesare e Umberto nel cuore della Brianza del mobile, Cassina è una delle aziende più longeve del design industriale Made in Italy. A partire dai primi anni ’30, i fratelli Cassina individuano la forte domanda di arredo per la casa e interpretano con lungimiranza il gusto rinnovato delle nuove classi emergenti, dando inizio ad una vera e propria rivoluzione del settore dell’arredamento d’interni. Sin da subito l’azienda intraprende un percorso volto alla ricerca e all’innovazione, coinvolgendo prestigiosi designer e architetti nello studio di nuovi modelli per l’arredo. In questi anni nasce la collaborazione con Gio Ponti fautore di pezzi iconici quali la sedia modello 646, denominata Leggera, e la successiva seduta modello 699 o Superleggera.Scopri di più

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Dino Gavina

Dino Gavina
Dino Gavina (1922-2007) è stato uno dei grandi protagonisti del designer italiano del Novecento. Lo è stato soprattutto in veste da imprenditore, avendo fondato o contribuito a fondare numerose aziende entrate nella storia: dalla Gavina spa (poi ceduta a Knoll, che l’ha resa il cuore della sua divisione europea Knoll International) alla Flos, seguite poi dalla Simon (oggi integrata nella Cassina) e dalla galleria bolognese Paradisoterrestre. Gavina ha lasciato tracce ovunque nel mondo del design, contribuendo alla creazione di prodotti iconici oggi sparsi nei cataloghi di molti dei principali brand del settore e lanciando le carriere di designer che hanno fatto la storia della disciplina. Nato a Bologna, arriva al mondo del design dal teatro, ambito in cui si occupava di allestimenti e scenografie mentre in parallelo si guadagnava da vivere con il suo negozio di accessori per auto che trattava anche articoli di arredo, fondato nel 1953. Fu il pittore Lucio Fontana a introdurlo al design, facendogli conoscere alcuni personaggi del gotha milanese dell’epoca quali Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Altri incontri chiave sono quelli con il designer giapponese Kazuhide Takahama e con il grande architetto Carlo Scarpa, che Gavina vorrà come presidente e designer di punta della sua Gavina spa, fondata nel 1960. Il primo prodotto lanciato dalla Gavina fu la poltrona Sanluca dei fratelli Castiglioni, oggi grande bestseller del catalogo Poltrona Frau. Fra i designer con cui collaborò nei suoi primi anni figura anche il grande maestro del Bauhaus Marcel Breuer, conosciuto a New York nel 1962. Sempre nello stesso fonda in società con Cesare Cassina la Flos, pensata inizialmente come laboratorio sperimentale per creare lampade con nuovi materiali polimerici ma destinata a diventare la più famosa azienda di illuminazione al mondo. Figura visionaria e sperimentale, Gavina non era però fatto per la gestione di grandi e complesse imprese su larga scala: ceduta la Gavina agli americani e lasciate le quote della Flos fonda nel 1968 assieme alla storica socia Maria Simoncini il nuovo brand Simon, dedicato a arredi di nicchia di forte valenza artistica e culturale come la collezione Ultramobile i cui prodotti portano le firme dei grandi nomi del surrealismo degli anni ’30 come Man Ray, Meret Oppenheim e Sebastian Matta. Nel 1973 torna al mondo della luce, assumendo la direzione artistica della piccola Sirrah e portandovi tutte le sue firme preferite come Takahama e Man Ray. Molti dei più bei prodotti Sirrah confluiranno poi nel catalogo Nemo, mentre l’azienda verrà rilevata negli anni ’90 da iGuzzini. È invece del 1974 la collaborazione con Enzo Mari per la collezione Metamobile, pioniera dell’estetica Ikea del “Do It Yourself”. L’ultima sua grande impresa è Paradisoterrestre, fondata nel 1983 e inizialmente dedicata alla realizzazione di mobili per esterno e arredo urbano, ma evolutasi in una galleria che riedita molti dei pezzi più celebri della carriera di Gavina, tentativo di impossibile summa della sua inesauribile opera. Scopri di più