Bonacina 1889
Primavera Poltrona
La poltrona Primavera di Bonacina 1889 porta la firma di Franca Helg, storica collaboratrice di Franco Albini. Questo prodotto gioca in maniera magistrale con le curve consentite dalla canna d’India che ne costruisce base e schienale, torcendosi su sé stessa e andando così a formare per lo schienale una griglia leggermente mossa. Le sue forme avvolgenti ispirano un senso di discreta maestà, andando quasi a ricordare un piccolo trono. Punteggia la composizione il minuto cuscino di seduta, delicato tocco di colore. A fare da telaio sono due grosse canne di giunco rotonde, una alla base e una attorno al profilo del sedile/schienale, sulle quali si innestano le tramature in canna d’India.
L.97 x P.80 x H.102 cm
Altezza Seduta 45 cm
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Ogni articolo è prodotto secondo il gusto e le indicazioni del cliente in una finitura personalizzata, per cui i tempi di produzione possono variare in base alla versione scelta.
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I mobili in rattan Bonacina 1889 sono frutto dell’esperienza ultracentenaria di una delle più importanti dinastie del settore, la famiglia Bonacina di Lurago d’Erba. Una sapienza artigianale tramandata di generazione in generazione modella i sapienti gesti necessari per lavorare il giunco, che viene curvato dopo essere scaldato manualmente con il fuoco, o il midollino, che dopo essere stato bagnato può essere intrecciato come un morbido tessuto. Il tutto dà vita ad arredi di grande qualità, dal fascino antico ed esotico, arricchiti dalla fantasia di importanti designer che hanno scelto Bonacina 1889 per misurarsi con questo suggestivo materiale.Scopri di più
Designed by
Franca Helg
Franca Helg (1920-1989) è stata spesso definita la “Gran Dama dell’Architettura Italiana”. Nata a Milano da una famiglia di origini svizzere dopo la laurea al Politecnico ha svolto le prime esperienza presso lo studio BBPR per poi associarsi nel 1951 a Franco Albini, già all’epoca un protagonista affermato sul panorama nazionale. Il loro fu un sodalizio fortunato e inscindibile, durato oltre 25 anni fino alla morte di Albini nel 1977. Di temperamento austero e rigoroso,Franca Helg non si occupava soltanto della gestione operativa dello studio e dei rapporti con i clienti, ma diede anche un contributo artistico fondamentale ai progetti più importanti come la Rinascente di Roma e la Linea 1 della Metropolitana di Milano (che le valse anche la vittoria del Compasso d’Oro nel 1964). Dopo la scomparsa di Albini toccò a lei portare avanti in prima linea le attività dello studio, coadiuvata da Marco Albini, figlio di Franco, e da Antonio Piva, loro storico partner, portandolo a specializzarsi nel corso degli anni ‘80 nel campo dei restauri e degli allestimenti museali. In parallelo all’attività professionale portò avanti un’intensa attività didattica, insegnando dapprima allo IUAV di Venezia e poi al Politecnico di Milano. La sua meticolosa attenzione al dettaglio, caratteristica primaria della sua prassi e dei suoi insegnamenti, è riscontrabile anche nei suoi progetti di design, spesso co-firmati con Franco Albini e prodotti oggi da aziende quali Nemo, Bonacina 1889 e Olivari.Scopri di più