Astep - VV Cinquanta Lampada da Parete | Salvioni

Versioni suggerite (2)

VV Cinquanta Lampada da PareteClassica VV Cinquanta Lampada da Parete

Prezzo a partire da
€ 610,00

VV Cinquanta Lampada da PareteTwin VV Cinquanta Lampada da Parete

Prezzo a partire da
€ 1.586,00

Personalizza la tua richiesta

Finitura
Seleziona

Struttura Nera e Paralume Nero
Struttura Nera e Paralume Rosso
Struttura Nera e Paralume Bianco
Struttura Nera e Paralume Giallo
Struttura Ottone e Paralume Nero
Struttura Ottone e Paralume Bianco


Seleziona


Seleziona

Astep
Astep nasce dall’idea e dal talento imprenditoriale di Riccardo Sarfatti, figlio del celebre designer Gino Sarfatti, di riprendere alcune delle più celebri icone d’arredo del padre e di Vittoriano Viganò per dar loro nuovo lustro e possibilità espressive. Astep affonda le proprie radici nelle incredibili opere create da Luceplan e Arteluce, storiche imprese specializzate nella creazione di lampade e arredi luminosi dalle quali raccoglie le più nobili vestigia rinnovate alla luce delle migliorie tecnologiche intercorse negli ultimi cinquant'anni. Grazie a questo ambizioso piano, Astep si augura di riportare alla luce l’esperienza e la creatività della famiglia Sarfatti ma non solo, di proseguire il cammino intrapreso dando vita a nuove icone del design contemporaneo.Scopri di più

Designed by

Vittoriano Viganò

Vittoriano Viganò
Vittoriano Viganò (1919-1996) è un architetto italiano celebre soprattutto in quanto maggior esponente dell’architettura brutalista in Italia. Ampio uso del cemento armato a vista, volumi robusti e severi, rigide geometrie angolari: tutti gli stilemi tipici del brutalismo si ritrovano perfettamente sintetizzati nell’Istituto Marchiondi di Baggio (1958), opera che gli permise di attirare l’attenzione della critica internazionale e che ancora oggi è considerato uno degli esiti più felici della stagione brutalista. Avvicinatosi al brutalismo anche per il suo interesse all’utilizzo di materiali poveri, Viganò non fu però interprete acritico della tendenza e la arricchì di molti tocchi personali, come una continua (e in parte paradossale, visti in materiali utilizzati) ricerca di leggerezza e la passione per l’uso delle tonalità rosse e nere. Molte delle sue opere più note vedono la luce a Milano, sua città natale: dal progetto di sistemazione del Parco Sempione (1954-69) alla sede della Facoltà di Architettura del Politecnico (1970-85). Altro suo progetto-chiave è stata la cosiddetta Casa La Scala (1956-58), realizzata a San Felice Benaco per l’amico francese André Bloc, direttore della rivista “L'architecture d'aujourd'hui” per la quale Viganò fu per molti anni corrispondente dall’Italia. La sua esperienza come designer di prodotto si concentra invece principalmente nella lunga collaborazione con il marchio di illuminazione Arteluce di Gino Sarfatti, del quale fu il principale consulente tecnico-artistico dal 1947 al 1960 e di cui progettò anche il punto vendita milanese (1962). Le sue creazioni sono oggi riedite dal brand danese Astep, fondato dagli eredi di Sarfatti e ideale continuatore dell’esperienza di Arteluce.Scopri di più