Artemide
In-Ei Mendori Lampada da Tavolo
Prezzo € 1.030,00
Mendori fa parte della collezione IN-EI progettata dal design Issey Miyake. La base su cui si struttura la linea di Mendori è l’utilizzo di materiale riciclato a basso impatto produttivo che non solo permette di sposare un’ottica più green della produzione, ma accosta proprietà particolarmente rilevanti nella diffusione della luce. La fibra di Mendori nasce dal riciclo di bottiglie di Pet, con relativa riduzione del 40% del consumo di energia ed emissioni di Co2. Non solo. L’eleganza progettuale di Mendori pare affondare nell’antica arte dell’origami unita a una più recente resa tridimensionale di oggetti naturali come le conchiglie.
L.48,7 x P.50 x H.45,3 cm
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Quello di Artemide è uno dei nomi più prestigiosi del design italiano: l’azienda ha infatti lasciato un impatto indelebile nel settore dell’illuminazione. Le lampade Artemide sono spesso coraggiose e sperimentali, ma anche incredibilmente pratiche. La filosofia di Artemide segue il principio della “Human Light”, secondo cui ogni progetto illuminotecnico deve avere al centro l’essere umano e le sue esigenze. Altra peculiarità del brand è l’incessante tendenza all’innovazione, tanto da impiegare oltre 60 persone nel proprio centro di Ricerca & Sviluppo.Scopri di più
Designed by
Issey Miyake
Issey Miyake (1938-2022) è stato uno dei più importanti stilisti giapponesi. Il suo stile, capace di coniugare un grande rispetto per gli stili tradizionali giapponesi con una grande apertura a materiali sperimentali di origine moderna, l’ha portato a raggiungere un grande successo commerciale a partire dalla seconda metà degli anni ’80 fino a diventare uno dei brand più riconoscibili del mondo del fashion internazionale. Nato a Hiroshima, era in città quando gli USA vi sganciarono la bomba atomica alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tanto da restare leggermente zoppo per tutta la vita a causa delle conseguenze delle radiazioni. Nonostante ciò le sue opere trasudano ottimismo e fiducia per il futuro, fin dagli esordi parigini come apprendista negli studi di Guy Laroche e Hubert de Givenchy. Miyake comincia a presentare le sue collezioni a partire dal 1971, dividendosi tra Tokyo e New York, divenendo molto noto negli anni successivi per gli aggiornamenti che riuscì ad apportare alla tecnica della plissettatura, da lui realizzata secondo nuove metodologie che permettevano maggiore possibilità di movimento e più resistenza ai lavaggi. Pieghe e tridimensionalità sono il marchio di fabbrica dei suoi abiti fino ai primi anni ’90, quando nella nuova linea Pleats Please vi affianca abiti che si caratterizzano invece soprattutto per i disegni in superficie, realizzati da artisti come Yasumasa Morimura e Nobuyoshi Araki. Negli anni ’90 lascia la direzione creativa della sua azienda (nel 1994 per la linea uomo e nel 1999 per quella maschile) per concentrarsi sul lavoro di ricerca e sperimentazione sui tessuti, il cui esito più notevole sarà la linea A-POC (acronimo di A Piece of Cloth), in cui da un unico lunghissimo tessuto vengono realizzati numerosi abiti apparentemente uguali che verranno poi estratti dalla cornice direttamente in negozio e adattati alle necessità dell’acquirente. La più famosa incursione di Issey Miyake nel mondo del design, che gli è valsa anche un Compasso d’Oro nel 2014, è la collezione di lampade In-Ei realizzate per Artemide. Ha lavorato anche con Iittala.
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