Il brand Danese viene fondato a Milano nel 1957 ad opera di Bruno Danese e della sua compagna Jacqueline Vodoz, inglobando la manifattura di ceramiche artistiche DeM fondata dallo stesso Danese in collaborazione con Franco Meneguzzo. Estendendo la propria produzione a tutta una serie di diversi materiali, l’azienda si propone fin da subito come il primo editore nella storia del design italiano interamente dedicato alla realizzazione di oggetti in stile modernista, concentrandosi sulle realizzazioni artigianali o sulle piccole serie industriali.
Inizia così un proficuo dialogo con alcuni dei più importanti designer dell’epoca quali Bruno Munari, autore della lampada a sospensione Falkland, oggi uno dei grandi simboli del design di quegli anni, del posacenere Cubo, spiazzante nella sua semplicità, di una serie di sorprendenti giocattoli per bambini e di stampe grafiche; oppure Angelo Mangiarotti, con la sua serie di posacenere Barbados. Altro grande nome inscindibilmente legato alla storia di Danese Milano è quello di Enzo Mari.
La “poetica della semplicità” di Mari permea piccoli capolavori quali l’ingegnoso calendario Timor, il vassoio Putrella, l’elegante e minimalista tagliacarte Ameland o i vasi Paros, mentre la sua vena ludica trova sbocco nella serie di giocattoli in legno “16 Animali” ed in una serie di multipli d’arte di frutti e animali. Dopo 35 anni, vissuti tutti con rigorosa coerenza progettuale, Bruno Danese decide infine di cedere la sua creatura.
Si apre così una nuova fase nella storia dell’azienda, che tra alterne vicende trova nel 1999 una proprietà stabile sotto Carlotta De Bevilacqua, storica compagna di Ernesto Gismondi di Artemide che immette in azienda la sua visione profondamente umanista ed una curiosità cosmopolita che dà vita a collaborazioni con numerosi designer da tutto il mondo. A partire dal 2014 Danese viene definitivamente integrata nel gruppo Artemide.