Intervista | Paolo Frello & Partners
Paolo Frello & Partners è una società attiva nel mondo dell’architettura, interior design e comunicazione. Fin dalla sua fondazione ha saputo destreggiarsi in diversi ambiti, collezionando riconoscimenti e premi a livello internazionale.
Ci parli un po’ del suo studio. Abbiamo visto che vi destreggiate in diversi ambiti anche molto diversi fra loro.
I nostro studio ha superato ormai 30 anni di storia ed è sempre rimasto aperto anche durante il mio soggiorno americano durato circa due anni. Il succedersi di giovani collaboratori ha sempre contrassegnato uno spirito aggiornato nel mondo del progetto. In effetti siamo partiti disegnando col tecnigrafo e le lamette e siamo arrivati a disegnare con i telefonini… quindi il DNA dello studio è sempre giovanissimo.
Mi è sempre stato di grande aiuto lavorare con giovani sotto i 30 anni perché il mondo del progetto talvolta non ha solo bisogno di esperienza, ha bisogno di freschezza.
Avete vinto numerosi premi, ottenendo riconoscimenti a livello globale. Cosa ci può dire a riguardo? Cosa ha significato per voi conseguire questi risultati?
I premi e i riconoscimenti fanno parte del percorso. Quelli che mi ricordo maggiormente sono quelli dei clienti privati che molti di loro dopo anni ci telefonano o ci scrivono per ringraziarci di come abitano bene i loro spazi.
Per anni avete curato alcune rubriche di design oltre a creare riviste a tema. Al momento gestite anche un vostro blog personale. Cosa vi ha portato a cimentarvi nel campo della comunicazione? Com’è mettere su carta la vostra esperienza?
Quello della collaborazione con le riviste di design è stato un modo per imparare da quelli più bravi. Erano tempi in cui l’editoria di settore aveva un ruolo predominante nella cultura del progetto.
Siete anche molto attivi nel campo dell’industrial design. Cosa ci può dire di questa branca? Com’è approcciarsi al design di prodotto?
Nella grafica abbiamo realizzato alcune cose divertenti e di grande prestigio come la grafica per il disco di Franco Battiato l’Imboscata e l’art direction per il brand di Notebooks Ogami dove siamo statiselezionati per il compasso d’oro di qualche anno fa. Insomma, è sempre molto divertente spaziare in vari ambiti dove però il progetto è sempre al centro.
Veniamo alla progettazione. Il vostro lavoro si articola fra allestimenti e progetti in tutto il mondo, lavori d’architettura e design d’interni. Qual è in genere il vostro approccio verso questo mondo così eterogeneo?
In questi anni abbiamo lavorato in diversi ambiti anche se l’architettura degli interni è rimasto il settore del progetto principale. Oltre agli interni residenziali a Milano e in altre città del mondo, abbiamo realizzato uffici dove il più importante e recente sono gli spazi speciali all’interno della Torre Allianz a Milano, negozi come Piacenza Cashmere e la catena per Mediterranea Cosmetics con il primo flagship store a Torino, locali pubblici, allestimenti come la mostra dedicata a Miles Davis a Umbria Jazz, nel design lampade per Martinelli Luce, scatole di cioccolatini per Pejrano, cravatte per Ermenegildo Zegna, scarpe da Golf, stand per la Rivista Abitare.
Prendiamo come ulteriore esempio l’appartamento di CityLife arredato in collaborazione con Salvioni Design Solutions. Come ha preso vita questo progetto?
Non è stato un progetto semplice perché lavorare all’interno di un volume pensato da Zaha Hadid dava un senso di timore reverenziale. Io penso che gli interni siano sempre e in ogni caso la generatrice di qualsiasi architettura. La prima volta che sono entrato negli interni di city Life Hadid ammetto di essere rimasto un poco deluso in quanto a parte gli spazi comuni che riflettevano il suo pensiero gli interni degli appartamenti erano invece lasciati con un taglio anonimo e banale. È stato poi anche grazie all’entusiasmo e all’intelligenza dei committenti che abbiamo ritagliato gli spazi realizzando uno spazio che in qualche modo ponesse in evidenza alcuni valori del pensiero dell’architetto iraniano. Successivamente oltre a disegnare molti pezzi noi abbiamo scelto per ogni stanza un pezzo di qualche grande Maestro dell’architettura e del design come Le Corbusier, Giò Ponti, Albini, Magistretti e altri con l’idea di omaggiare anche nell’interno i valori del progetto di architettura. In questo senso il rapporto e la professionalità di Salvioni Design Solution è stato fondamentale.