Poltrona Sanluca
Achille Castiglioni, Pier Giacomo Castiglioni,
Poltrona Sanluca
La poltrona Sanluca di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, prodotta da Poltrona Frau, rappresenta un punto di svolta nel rapporto tra il design italiano e il mondo dell’imbottito, con il suo equilibrio tra tradizione e avanguardia. Vista frontalmente sembra quasi una classica poltrona in stile settecentesco, dalle forme stondate e abbondanti, ma guardandola di profilo ci si accorge che i suoi volumi sono stati scarnificati fino all’essenziale, in un gioco di curve in bilico tra Liberty e futurismo.
Queste forme peculiari sono anche il frutto di una grande ricerca sull’ergonomia, per fare in modo che le diverse parti del corpo possano aderire il più confortevolmente possibile alla struttura della poltrona. Il risultato finale è al contempo dinamico e signorile, andando a creare una poltrona dalla forte personalità che trova agevole collocazione sia in ambienti di gusto classico che in spazi dal tocco più contemporaneo.
Sanluca si rivelò fin da subito innovativa anche per le tecniche di produzione: a differenza delle poltrone tradizionali, per le quali l’interna struttura veniva dapprima montata interamente e soltanto dopo era rivestita, Sanluca si compone di tre elementi ben distinti – poggiatesta, schienale e seduta – in cui il rivestimento viene applicato singolarmente all’imbottitura poliuretanica, per poi essere fissati tra loro alla base.
Quest’ultima si compone oggi di un telaio in legno, mentre nella prima versione era in metallo. Da esso fuoriescono quattro piedini ben torniti, in frassino tinto wengè oppure in noce canaletto. L’imbottitura può essere realizzata nelle diverse tipologie di pelle Frau oppure anche in tessuto. Alla poltrona può essere associato per maggiore comodità il pouf poggiapiedi Luca, disegnata da Achille Castiglioni nel 1991.
Per gli aspetti più tradizionali del design della loro Sanluca i Castiglioni hanno dichiarato più volte di essersi ispirati a una vecchia poltrona Frau che avevano in casa. La storia produttiva della poltrona è affascinante e travagliata: è figlia infatti della stretta sinergia tra i fratelli Castiglioni e l’imprenditore Dino Gavina, che ha dato un grande contributo alla sua concezione e l’ha scelta come uno dei primissimi pezzi prodotti dalla sua Gavina spa nel 1960.
Quando nel 1968 la Gavina viene rilevata da Knoll è il grande colosso americano a continuarne una produzione, fino a quando nel 1991 i diritti vengono ceduti alla Bernini, ebanisteria brianzola di pregio che opererà una leggera revisione del modello originale sotto la direzione di Achille Castiglioni per accentuarne i caratteri di lusso e comodità. Nel 2004, pochi anni dopo la scomparsa di Achille, il cerchio si chiude: la produzione della poltrona passa nelle mani di Poltrona Frau, ricongiungendo la fantasiosa sperimentazione con gli autori delle eccellenze artigianali che ne erano stati il modello.
Un buon progetto non nasce dall'ambizione di lasciare un segno ma dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con l'ignoto personaggio che userà l'oggetto