Uto Balmoral

Uto Balmoral costituisce un curioso esempio di “designer virtuale”: si tratta infatti di un personaggio costruito a tavolino da un giovane architetto e designer italiano (classe 1975) per presentare i propri prodotti, in parte in polemica contro l’eccessivo protagonismo dei designer-personaggi rispetto alla concretezza della propria opera e in parte per sfruttare come veicolo di marketing l’alone di mistero generatosi interno al suo personaggio. Uto Balmoral fa il suo esordio al Fuorisalone del 2011 con una mostra alla DAAL Gallery presentando una serie di tavoli e lampade autoprodotti. Il grande successo di questa operazione gli permette di lanciarsi in un’attività da designer vero e proprio attraverso collaborazioni con brand quali Mogg, Tonelli, Emmemobili e Durame. Le sue creazioni fanno spesso perno su un solido rigore formale derivatogli dall’esperienza da architetto, spesso basato su arguti giochi di geometrie squadrate, capace però di lasciare talvolta il passo a un gusto più allegramente pop come nella sua feconda collaborazione con Seletti.