Superstudio

Superstudio è stato uno dei grandi protagonisti dell’esperienza dell’architettura radicale che tra il finire degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 mise in discussione le basi del Modernismo attraverso sperimentazioni e contestazioni dal forte contenuto politico. Fondato a Firenze nel 1966 (l’anno della disastrosa alluvione dell’Arno), il Superstudio prende le mosse dagli ambienti della locale facoltà di architettura ed è guidato inizialmente dai due neolaureati Adolfo Natalini (1941-2020) e Cristiano Toraldo di Francia (1941-2019), a cui negli anni seguenti si aggiungeranno anche Alessandro Magris (1941-2010), Roberto Magris (1935-2003), Gian Piero Frassineli (1939-) e Alessandro Poli (1941-). La loro ricerca si spinse fino a mettere in discussione il concetto stesso di città, a cui intendevano sostituire una nuova forma di organizzazione sociale e dello spazio più radicalmente egualitaria. Non venne mai realmente realizzato nessuno degli edifici da loro immaginati, spesso caratterizzati da motivi a griglia che simboleggiavano l’infinito (come nel celebre Monumento Continuo del 1969), ma il contributo teorico e visionario allo sviluppo dell'architettura ebbe comunque un impatto notevole. Dove poi lasciarono un segno ben tangibile delle loro idea fu nel design di arredo, a partire dalle realizzazioni concepite per le mostre di “Superarchitettura” che realizzarono assieme ai colleghi della Archizoom Associati nel 1966 e nel 1967 e che attirò l’attenzione del brand sperimentale Poltronova, che mise in produzione molte delle loro idee. Ancor più successo ebbe la serie di tavoli e consolle Quaderna, disegnata per Zanotta e oggi considerata uno dei simboli del Radical Design. L’attività del Superstudio si dirada dopo la partecipazione alla celebre mostra del MoMA “Italy: The New Domestic Landscape” (1972) e il fallimento dell’esperienza di Global Tools (1973-1975), che ambiva a essere una sorta di accademia di controarchiettura. In anni più recenti il cinquantenario della nascita del gruppo è stato celebrato con apprezzate mostre in alcuni celebri musei come il MAXXI di Roma.