Renzo Frau (1881-1926) è stato il fondatore di Poltrona Frau. Nato a Cagliari, svolse fin da ragazzo l’attività di apprendista tappezziere e si trasferì a Torino dopo il servizio militare. Nel capoluogo sabaudo iniziò un’attività di rappresentante commerciale che lo portò anche a lavorare nel settore della pelle e a compiere diversi viaggi in Inghilterra, dove scopre le classiche poltrone modello Chesterfield con la loro comodità un po’ essenziale tanto si differenziavano dagli opulenti arredi in stile francese che andavano allora di moda a Torino. Decide quindi dapprima di diventarne importatore e in seguito di iniziare una linea di produzione propria, che fondeva nello stile gli influssi inglesi con quelli Mitteleuropei. Nasce così nel 1912 Poltrona Frau, i cui imbottiti divennero presto un must per la ricca borghesia industriale piemontese, un’icona amata anche da artisti e letterati. Era quella la Torino della nascente industria automobilistica, la Torino dove muovevano i primi passi Fiat, Lancia e decine di altre piccole officine, portando ricchezza e sviluppo: gli imbottiti Frau divennero uno dei simboli di quell’epoca feconda e ottimista, interrotta ma non cancellata dalla triste parentesi della Prima Guerra Mondiale nella quale anche Renzo fu chiamato al fronte. Nuovo impulso agli affari è nato nel Dopoguerra dalla collaborazione con l’azienda palermitana Ducrot che coinvolgerà Frau nella fornitura di arredi per grandi transatlantici, teatri, hotel e ristoranti. Dopo la morte prematura di Renzo la guida dell’azienda passerà alla moglie Savina Pisati, innescando una serie di eventi che porteranno agli inizi degli anni ’60 al trasferimento della proprietà e della sede del marchio a Tolentino nelle Marche, sede di una conceria che rappresentava uno dei maggiori fornitori del brand.