Pio Manzù

Pio Manzù (1939-1969) è stato un designer italiano dalla breve ma feconda carriera concentrata soprattutto nell’ambito del car design. Figlio del celebre scultore bergamasco Giacomo Manzù, Pio si formò come designer presso la leggendaria Hochschule für Gestaltung dove ebbe come maestro Tomás Maldonado, grande sostenitore di una concezione tecnico-scientifica del design. Questo imprinting lo accompagnò anche nella sua attività con il gruppo di ricerca Autonova, da lui fondato nel 1965 assieme a Fritz Bob Busch e Michael Conrad, fortemente concentrata sugli aspetti industriali e tecnici nell’ambito del design dell’automobile. I prototipi da lui realizzati con Autonova attirarono l’attenzione di Dante Giacosa, guida del Centro Stile FIAT e autore dell’intramontabile Nuova 500, che lo coinvolge nelle sue attività. Il primo esito di questa collaborazione fu la concept car City Taxi, a cui seguì poi per Manzù l’incarico di occuparsi dello stile della FIAT 127 (entrata in produzione nel 1971 e vincitrice del premio “Auto dell’anno” nel 1972), vettura che avrebbe rivoluzionato totalmente le forme dell’auto popolare lasciando un segno duraturo per tutti gli anni ’70 e anche oltre. Negli stessi anni Manzù si dedicò saltuariamente anche al design di arredi, oggi in parte riprodotti da Alias, e di accessori per la casa, tra cui il celebre orologio Cronotime (1968), riedito da Alessi. Morto a soli trent’anni in un tragico incidente d’auto, una delle sue creazioni più note vedrà la luce solo postumamente: si tratta della celeberrima lampada Parentesi di Flos (1971), tratta da alcuni suoi disegni inviati dalla vedova ad Achille Castiglioni e premiata con il Compasso d’Oro nel 1979.