Piero Bottoni | Le collezioni del designer

Piero Bottoni

Piero Bottoni
Piero Bottoni (1903-1973) è stato un architetto e urbanista italiano, importante esponente del Razionalismo. Le basi teoriche del suo pensiero pongono al centro la valenza sociale dell’architettura, con un’importante attenzione al tema dell’edilizia per le fasce popolari e all’integrazione delle periferie nel tessuto cittadino: per Bottoni una città va sempre considerata come un organismo unitario e non soltanto come un insieme di costruzioni, ideologia che portò avanti anche attraverso la militanza politica nelle file del Partito Comunista Italiano che lo elesse anche deputato presso la Consulta Nazionale dell’immediato dopoguerra (1945-46). La sua opera fu molto legata alla città di Milano, nella quale nacque e dove trascorse la maggior parte della sua vita, dagli studi presso il Politecnico fino alla realizzazione negli anni ’50 di importanti edifici come Palazzo Argentina in Corso Buenos Aires (1947-51, in collaborazione con Guglielmo Ulrich) o Palazzo INA in Corso Sempione (1953-57). Lasciò inoltre un’importante traccia nel tessuto urbanistico della città di Milano attraverso la promozione del Quartiere Triennale 8, sorta di “quartiere ideale” sperimentale all’insegna della vivibilità da lui lanciato come esperimento collettivo nella sua veste di commissario straordinario della Triennale. Accanto al QT8 progettò anche la costruzione del Monte Stella, collina artificiale costruita utilizzando i detriti lasciati dagli edifici distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale e dedicato alla moglie Elsa Stella. Ebbe però anche un’importante proiezione internazionale in veste di delegato italiano presso i Congressi Internazionali di Architettura Moderna, ruolo svolto dal 1929 al 1949 che gli permise di entrare in contatto con alcune delle più avanguardistiche esperienze europee nel Modernismo, trasmettendone poi gli insegnamenti in Italia attraverso la promozione di importanti piani urbanistici – spesso rimasti soltanto sulla carta – in molte città fra cui Bologna, Piacenza, Siena, Roma, Como e Milano. Particolarmente importante fu il suo Piano Regolatore della Valle d’Aosta (1936), stilato su impulso di Adriano Olivetti, che pur non venendo mai realizzato diede un importante impulso al dibattito sull’urbanistica in Italia. L’urbanistica fu per tutta la vita la sua grande passione: se negli anni degli fascismo la sua attività di insegnamento fu ostacolata per motivi politici, a partire dal 1951 potrà tenere corsi presso il Politecnico come libero docente per poi diventare nel 1967 titolare della cattedra di Urbanistica presso lo stesso ateneo. Bottoni fu anche designer: i più celebri degli arredi da lui firmati sono oggi riproposti dal brand Zanotta.