Olafur Eliasson
Ólafur Elíasson (1967-) è un artista danese di origini islandesi, tra i più celebri della sua generazione. Esponente di spicco della corrente dell’arte ambientale, nelle sue opere Eliasson ama riutilizzare elementi naturali come luce, acqua e fuoco, ricontestualizzati in maniera sorprendente fuori dal loro ambito tradizionale. Fondatore nel 1995 dello Studio Olafur Eliasson, con sede a Berlino, l’artista ha ricevuto vasta fama internazionale con il suo allestimento “The Weather Project” presso la Tate Gallery di Londra (2003), che vedeva protagonista un enorme “sole artificiale” proiettato da centinaia di piccole lampade e immerso nella nebbia che riempiva l’intero spazio, dando vita a un’atmosfera magica e misteriosa. Data la natura monumentale delle sue opere, giocate spesso sul tema dello spazio, Eliasson ha spesso lavorato ai confini del mondo dell’architettura: un esempio di questa sua tendenza è rappresentato dal Serpentine Gallery Pavilion (2007), co-firmato con l’architetto norvegese Kjetil Trædal Thorsen. Un’altra caratteristica spesso riconosciutogli dalla critica è la forte attenzione per le tematiche ambientali, protagoniste ad esempio dell’installazione Ice Watch (2014-2018), nella quale grossi blocchi di ghiaccio sono posti al centro di piazze di varie importanti capitali europee e lasciati sciogliere per rendere evidenti gli effetti del cambiamento climatico. Olafur Eliasson ha messo in atto anche alcune speciali incursioni nel mondo del product design attraverso collaborazioni con brand come Louis Poulsen e Moroso.