Max Bill | Le collezioni del designer

Max Bill

Max Bill
Max Bill (1908-1994) è stato una delle figure più note nella storia del design svizzero. Designer, pittore, scultore e anche grande teorico, con la sua attività Max Bill ha contribuito a creare un ponte tra gli insegnamenti del Bauhaus, le avanguardie artistiche del primo Novecento e le più avanzate prassi progettuali del Dopoguerra. Aedo di un rigoroso minimalismo, cercava in tute le sue opere un senso di universalità ottenibile secondo lui soltanto tramite l’uso di ferree regole matematiche: qualità ben riscontrabili nelle sue due creazioni più celebri, le serie di orologi disegnate per Junghans e lo sgabello Ulmer Hocker (in seguito riproposto da Zanotta con il nome di Sgabillo), di francescana semplicità. Poliedrico e dotato di un grande talento naturale, Max Bill ha attraversato nel corso della sua vita diversi ambiti creativi, dagli inizi come argentiere a Zurigo agli studi presso la Bauhaus di Dessau (1927-1929) fino all’adesione negli anni ‘30 al movimento dell’arte concreta fondato da Theo van Doesburg, del quale Max Bill fu un esponente di punta soprattutto grazie alle sue sculture. In parallelo lavorò anche come architetto, disegnando ad esempio il padiglione svizzero alla VI Triennale di Milano (1936). Fu solo nel Dopoguerra che Bill si dedicò al design di prodotto, ambito nel quale è ricordato anche per essere stato nel 1951 uno dei fondatori della celebre Scuola di Ulm, vero e proprio tempio del funzionalismo, considerata l’erede spirituale della Bauhaus. Fu il primo rettore dell’istituto e guidò il dipartimento di Architettura e Design fino al 1956, quando si dimise dopo alcuni contrasti con altri professori come Hans Gugelot e Tomas Maldonado, da lui ritenuti troppo appiattiti su una metodologia tecnico-scientifica incapace di dare il giusto risalto alla dimensione artistica del design. Tornato a Zurigo, ricominciò a concentrare la sua attività su pittura e scultura e fu deputato al parlamento svizzero.