Gabriella Crespi | Le collezioni del designer

Gabriella Crespi

Gabriella Crespi
Gabriella Crespi (1922-2017) è ricordata principalmente come la “designer del jet-set”: i suoi pezzi erano presenti nelle case di alcuni dei personaggi più in vista dell’epoca, da Grace Kelly allo Scià di Persia Reza Pahlavi, da Audrey Hepburn a Gunther Sachs. Il suo percorso creativo ha seguito linee peculiarissime, lontane da ogni accademicismo e dal rapporto con l’industria. Laureatasi in architettura presso il Politecnico di Milano, ha vissuto un breve e sfortunato matrimonio con Giuseppe Maria Crespi, rampollo di una delle più ricche famiglie d’Italia. La sua attività di designer comincia quasi per gioco, con oggetti e lampade realizzati a mano e venduti agli amici dell’alta società, ma prende forte slancio già a partire dagli anni ’60 con una serie di collaborazioni con la maison di moda Dior che metterà in vendita diversi prodotti da lei disegnati (oggetti, servizi per la tavola ma anche mobili completi). A partire dal 1964, ormai separatasi dal marito, apre il suo primo negozio a Roma nel rinascimentale Palazzo Cenci, a cui seguirà nel 1973 un punto vendita in via Montenapoleone a Milano. Risale a questi anni il picco del suo successo grazie a creazioni come la serie “Plurimi” (1970-82), fatta di mobili-scultura. Le sue erano creazioni artigianali figlie di un’ispirazione multiforme che privilegiava materiali caldi e intensi come il metallo (in particolare bronzo e ottone) e il bambù, declinati in forme vezzosamente decò. A partire del 1987 decide di compiere una scelta di vita radicale e ritirarsi in India, alle pendici dell’Himalaya, per seguire gli insegnamenti del guru spirituale Sri Munaraji. In anni più recenti è stata oggetto di un’intensa riscoperta critica, culminata una mostra presso la milanese Dimore Gallery curata in collaborazione con la figlia Elisabetta Crespi, attenta custode della memoria storica delle opere materne. Alcune sue collezioni sono state in seguito riproposte dal brand danese Gubi.