Gabetti e Isola
Gabetti e Isola è stato un importante studio di architettura torinese fondato da Roberto Gabetti (1925-2000) e Aimaro Isola (1928-), iniziatori dello stile Neo-Liberty. I loro progetti sono stati realizzati soprattutto in Piemonte ma hanno avuto una forte eco in tutta Italia, dividendo aspramente la critica fra sostenitori e detrattori per la scelta di rifiutare molti dogmi del modernismo allora imperante propugnando un ritorno a materiali e stili tradizionali che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto permettere agli edifici di integrarsi in maniera più armoniosa con il contesto urbano pre-esistente. Allievi del Politecnico di Torino e in futuro entrambi docenti di Composizione Architettonica presso lo stesso ateneo, ebbero occasione non ancora trentenni di firmare uno degli edifici più importanti della città, la Borsa Valori di Torino (1952-56), caratterizzata dalla grande volta stellata che riapre la sala principale. Nel 1956 firmano invece il progetto della celebre Bottega di Erasmo, situata anch’essa a Torino a pochi passi dalla Mole, un progetto ancor più esemplificativo della loro idea di architettura nella quale materiali antichi e moderni dialogano in armonia tra loro e con gli edifici circostanti. Altri progetti significativi del duo furono il Centro residenziale Olivetti di Ivrea (1969-74), parzialmente interrato e ricoperto da un prato per coesistere senza soluzione di continuità con il paesaggio naturale circostante, il monastero carmelitano di Quart (1985) dalle caratteristiche finestre bordate e il Quinto Palazzo Snam a San Donato (1985-91) i cui tetti sono ricoperti da serre ricche di verde. Arredi e complementi da loro disegnati erano concepiti specificatamente per ogni progetto e sono stati oggetto in anni recenti di alcune riedizioni da marchi attenti all’eredità del passato come Ceccotti Collezioni, Amini e Axo-Light. A partire dal 2000, dopo la morte di Gabetti, Aimaro Isola continuerà l’attività sotto il nome di Isolarchitetti, presto affiancato dal figlio Saverio.