Enrico Baleri

Enrico Baleri (1942-) è un imprenditore del settore dell’arredamento, protagonista di fortunate iniziative che hanno contribuito al successo internazionale del design italiano. Nato ad Albino in una famiglia di mobilieri, nel corso dei suoi studi universitari a Milano ha occasione di incontrare il vulcanico imprenditore Dino Gavina che lo convince ad aprire nel 1965 un punto vendita focalizzato su collezioni di arredi di design di avanguardia, la Baleri Design di Bergamo, nel quale lavorerà assieme alla moglie Marilisa Decimo. Pochi anni dopo, nel 1972, Enrico Baleri apre il centro sperimentale di design Pluri, attraverso il quale si occuperà del design di alcuni spazi pubblici ma anche di arredi innovativi da produrre per la Knoll International (grande brand internazionale che nel frattempo aveva acquistato gli stabilimenti di Gavina, con cui Baleri manteneva stretti rapporti). Nello stesso periodo Baleri entra in contatto con l’architetto e designer Giandomenico Belotti, progettista della casa-showroom della famiglia Baleri ad Albino – destinata in seguito a diventare uno dei più apprezzati showroom multibrand d’Italia, chiamato Abitare Baleri, sotto la guida di Ferdi Baleri, fratello maggiore di Enrico – e si innamora di una sedia da lui disegnata per un vecchio progetto. Questa sedia, rivisita e riprogettata, sarà al centro della produzione di una nuova azienda fondata nel 1979 da Baleri, in società con lo stesso Belotti e i fratelli Francesco e Carlo Forcolini: si tratta di Alias, brand il cui stile razionalista e hi-tech si rivelerà presto destinato a raggiungere un grande successo. Nei primi anni di attività Enrico Baleri ricopre il ruolo di direttore artistico dell’azienda e in tale veste ha anche la grande intuizione di invitare l’archistar Mario Botta a realizzare i suoi primi progetti di arredamento. Lasciata Alias nel 1983 per dissidi con i soci, l’anno seguente Baleri fonda assieme a sua moglie l’azienda per cui sarà ricordato, la Baleri Italia, destinata a svolgere un ruolo chiave nel processo di internazionalizzazione del design italiano grazie alle collaborazioni con un giovane Philippe Starck e con altri importanti progettisti da tutto il mondo. Presso questa nuova azienda Baleri avrà un ruolo totalizzante, ricoprendo sia il ruolo di art director che quello di direttore della produzione e disegnando anche personalmente diversi prodotti. Quest’avventura durerà fino al 2004, anno della cessione della Baleri Italia allo stilista Nino Cerruti; da quel momento in poi Baleri si dedicherà interamente all’attività del suo Centro Ricerche nell’ambito della comunicazione, progettazione e grafica e si ritaglierà un ruolo da “coscienza critica” del design italiano attraverso numerosi interventi pubblici ed una vivace e pionieristica presenza sul web.