Eero Aarnio

Eero Aarnio (1932-) è uno dei nomi di spicco della storia del design finlandese. Apostolo dello stile Space Age, Aarnio è stato uno dei primi designer a sperimentare negli anni ’60 un esteso uso della plastica nel mondo dell’arredamento. Le sue creazioni, a partire dall’iconica poltrona Ball Chair che disegnò nel 1963 per il brand Asko e che ricorda la forma di una capsula spaziale, sono pervase dallo spirito ottimista tipico di quell’epoca e si basano su avveniristiche forme organiche. Lo stile di Aarnio, per molti versi in forte rottura rispetto alla tradizione consolidata del design scandinavo dei suoi maestri Antti Nurmesniemi e Ilmari Tapiovaara, seppe però restare lontano dalle facili tentazioni consumistiche e pop spesso connesse all’uso della plastica: i suoi arredi erano costruiti per durare a lungo, puntando su una fattura produttiva di alta qualità, e forse proprio per questo sono rimasti così tanto impressi nella memoria collettiva. La sua iconica Ball Chair, assieme ad altre opere notevoli come il giocoso sgabellino Pastilli o la poltrona sospesa Bubble Chair, sono oggi riproposte dal brand Eero Aarnio Originals assieme a molta della sua produzione degli anni ’60, decennio del quale contribuì in maniera decisiva a plasmare l’estetica. In anni più recenti ha conosciuto un periodo di rinnovato successo con alcune collaborazioni importanti, prima fra tutte quella con il brand Magis per cui ha realizzato in particolare diversi arredi destinati ai bambini parte della collezione Me Too (uno dei quali è anche stato premiato con il Compasso d’Oro nel 2008). Ha lavorato anche con marchi come Artek, Vondom, Serralunga e Alessi.