Andrea Branzi

Andrea Branzi (1938- 2023) ha portato avanti in parallelo una vivace carriera da progettista e numerosi contributi alla teoria del design. Professore universitario (ha presieduto il corso di studi in Design degli Interni al Politecnico di Milano ed è stato nel 1983 uno dei fondatori della Domus Academy), prolifico autore di libri sulla storia del design e monografie critiche, apprezzato anche per la sua attività giornalistica (scisse a lungo negli anni ’70 sulla rivista Casabella e in seguito diresse le testate Modo e Domus): Andea Branzi è un intellettuale a tutto tondo e uno dei grandi animatori culturali che hanno contribuito a rendere fecondo il movimento del design italiano. In ambito progettuale la sua carriera è legata al movimento del design radicale in tutte le sue diverse incarnazioni, fin dagli esordi nella natia Firenze con la fondazione nel 1966 del gruppo degli Archizoom Associati (di cui facevano parte anche gli amici Paolo Deganello, Massimo Morozzi e Gilberto Corretti). In quegli anni vivaci il gruppo partecipò ai fermenti che rivoluzionarono il design italiano, contestando le basi teoriche del Modernismo allora imperante e proponendo arredi estremi che sovvertivano il tradizionale concetto di “buon gusto”. Molti dei più celebri arredi nati da questa esperienza, che si concluse nel 1974, sono oggi ancora prodotti dal brand Poltronova. Contestualmente alla fine della storia degli Archizoom Branzi si trasferì a Milano, dove aprì uno studio di deisgn e si dedicò all’organizzazione di mostre ed eventi culturali. Sul finire degli anni ’70 partecipò con alcuni arredi all’esperienza dello Studio Alchimia e in seguito diede il suo contributo anche alla Memphis di Ettore Sottsass. La sua creazione più famosa degli anni ’80 è la serie degli Animali Domestici per la collezione Zabro di Zanotta, nella quale sviluppava l’idea che gli arredi andassero considerato quasi alla stregua di animali da compagnia. Negli anni ’90 si muove verso forme più rassicuranti e inaugura anche collaborazioni con grandi industrie come Cassina o Artemide. Sue creazioni possono oggi essere trovate nei cataloghi di brand come Alessi, Nemo, Qeeboo, Riva 1920, Rotalina, Ghidini 1960 e Fasem. È stato premiato per due volte con il Compasso d’Oro, nel 1979 e nel 1987 (quest’ultimo come riconoscimento alla carriera).