Alfred Roth
Alfred Roth (1903-1998) è stato un architetto svizzero, importante esponente del movimento della Neues Bauen. Fu discepolo e assistente di Le Corbusier, nel cui studio fu introdotto su segnalazione di Karl Moser, suo docente presso il Politecnico Federale ETH di Zurigo. Per conto del Maestro seguì i cantieri di opere importanti come il Palazzo della Società delle Nazioni a Ginevra o le due abitazioni progettate in occasione della Weissenhof di Stoccarda nel 1927. I principi cardine del Modernismo di Le Corbusier lo accompagnarono per tutta la vita, caratterizzando la sua intera opera architettonica futura. Altra figura che ebbe una grande influenza su di lui fu il pittore Piet Mondrian, maestro del De Stijl: da lui trasse diverse suggestioni cromatiche che lo resero Roth uno degli esponenti del Modernismo più celebrati per l’uso del colore in architettura. Nel 1928 aprì un proprio studio in Svezia, a Göteborg, per poi rientrare a Zurigo dove cominciò a lavorare in società con il cugino Emil Roth. Risale a questo periodo il suo progetto più noto, le Case Doldertal (1935-36), concepite dai due cugini assieme a Marcel Breuer, splendido esempio di edifici rialzati su pilotis come prevedeva il verbo del Corbusier. Roth fu protagonista anche di un’intensa attività associativa: membro del CIAM (Congressi Internazionali di Architettura Moderna), diresse dal 1943 al 1956 il periodico Werk e pubblicò nel 1940 l’importante antologia “La Nouvelle Architecture”, bibbia del nascente International Style. Insegnò a Washington, ad Harvard e soprattutto all’ETH di Zurigo (1951-71) e fu anche designer, con creazioni oggi riproposte dal brand italiano MisuraEmme.